L’antimafia di facciata nasconde ben altre gravi intenzioni e insidie, questo è il grido d’allarme dell’UGL di Palermo a seguito delle recenti vicende riguardanti il cosiddetto “Sistema Saguto” che ha incarnato per anni l’onnipotenza e l’arbitrio delle toghe alle quali non si poteva contestare nulla.
“La mafia va combattuta sempre e comunque – dichiara Claudio Marchesini Segretario Territoriale dell’UGL di Palermo – ma la finta antimafia va combattuta ancora meglio perché le istituzioni non possono vestirsi con il vestitino della giustizia per poi infangare le stesse istituzioni facendo peggio di quello che noi ci apprestiamo a combattere, cioè la mafia o la criminalità organizzata, e approfittare con la legge e con il vestito istituzionale per distruggere anche tantissime aziende portando sul lastrico tantissime famiglie, con i sequestri e le amministrazioni giudiziarie che correttamente venivano sequestrati alla mafia che però buttavano sul lastrico decine e centinaia di famiglie”.
E’ inaccettabile – concludeMarchesini – è inaccettabile, quindi il controllo deve essere assoluto e anche la rotazione di questi incarichi, non possono essere messe delle persone che governano per decenni questi processi per sequestri e assegnazioni per lungo tempo, pertanto vanno continuamente cambiate perchè non si può dare il tempo di appropriarsi dei beni pubblici e utilizzarli con favoritismi a uso quasi personale”.