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Ordine degli architetti, il Governo Schifani approva la legge 12/2023 sul Codice dei contratti

La Mendola: “È un’ottima legge che introduce una concreta semplificazione delle procedure 

per l’approvazione dei progetti ed elementi fondamentali per valorizzare il talento dei professionisti 

e per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani ed alle strutture professionali medio-piccole”

Pubblicata la nuova legge regionale sui lavori pubblici: da oggi, in Sicilia, concorsi di progettazione aperti ai giovani e ai professionisti di talento, ampia apertura del mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio-piccole e approvazione veloce dei progetti sotto la soglia comunitaria. 

Sono questi i principali elementi apprezzati dall’Ordine degli Architetti di Agrigento, che esprime il proprio compiacimento per la pubblicazione della legge 12 varata dal Governo Schifani e dall’assessore al ramo Alessandro Aricò.

Per il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola, “è un’ottima legge che, recependo i suggerimenti degli architetti e delle professioni dell’area tecnica, alimenta una vera e propria rivoluzione culturale rilanciando una concreta semplificazione delle procedure per l’approvazione dei progetti introducendo importanti elementi per valorizzare il talento dei professionisti e per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani e alle strutture professionali medio-piccole. La legge, inoltre, costituisce, alla Regione Siciliana, la Centrale Unica di Committenza, garantendo un punto di riferimento per le stazioni appaltanti non qualificate che, altrimenti, rimarrebbero bloccate per affidamenti di importo pari o superiore a 500.000 euro (per lavori) e a 140.000 euro (per servizi e forniture). Tutto questo – continua La Mendola – assume un’importanza esponenziale in questo momento nevralgico per la fruizione dei Fondi del PNRR”.  

Gli architetti, per l’importante obiettivo raggiunto, riconoscono pieno merito al Governo Schifani; all’assessore Alessandro Aricò; alla IV Commissione dell’Ars, presieduta da Giuseppe Carta; all’onorevole Giusy Savarino, che ha sottoscritto emendamenti fondamentali per le professioni tecniche, e all’intero Parlamento regionale che ha saputo capitalizzare il prezioso lavoro svolto dal dipartimento Regionale Tecnico, diretto dall’Ingegnere Duilio Alongi. 

Ricordiamo, di seguito, i cinque principali obiettivi raggiunti dalla legge, secondo gli architetti.

Legge 12/2023: I principali obiettivi raggiunti
    1Semplificazione delle procedure per l’approvazione dei progetti: viene eliminato il parere in linea tecnica, che si sovrapponeva con le procedure di verifica, allungando i tempi per approvare i progetti ed appaltare i lavori; mentre il parere della Commissione Regionale Lavori Pubblici viene reso obbligatorio solo per progetti di importo superiore a 20 milioni di euro. Contestualmente, le procedure di verifica sono state ulteriormente semplificate, assegnando al RUP  le competenze per verificare i progetti di importo inferiore alla soglia comunitaria, se supportato dalla struttura stabile introdotta dal nuovo codice.  La semplificazione delle procedure per l’approvazione dei progetti di importo inferiore alla soglia comunitaria, che sono la stragrande maggioranza dei progetti in itinere per fruire dei fondi comunitari e del PNRR,  offrirà alle stazioni appaltanti maggiori possibilità di rispettare le rigide scadenze imposte dallo stesso PNRR.
 2I professionisti, al fine di dimostrare il possesso dei requisiti economico-finanziari necessari per partecipare ad una gara potranno presentare una semplice polizza in luogo del fatturato. Le modifiche introdotte all’articolo 2 apriranno il mercato alle strutture professionali medio-piccole e comunque  ai professionisti che non hanno avuto la fortuna di lavorare negli ulti tre anni, producendo il fatturato richiesto dal bando
 3Per dimostrare i requisiti tecnico-organizzativi i professionisti potranno fare riferimento alle prestazioni eseguite negli ultimi dieci anni (e non negli ultimi tre anni). 
 4I concorsi di progettazione saranno aperti anche ai giovani ed ai professionisti di talento, a prescindere dal possesso dei requisiti speciali, che potranno essere acquisiti dal vincitore, costituendo un raggruppamento di professionisti nella fase di affidamento della progettazione esecutivaCiò consentirà di rilanciare il potere contrattuale dei giovani e dei professionisti di talento, che potranno accedere ai concorsi  di progettazione e vincerli per le proprie capacità professionali (e non per il proprio fatturato)
  5Viene costituita una Centrale Unica di Committenza,  a cui potranno fare riferimento le stazioni appaltanti non qualificate,  per espletare gare relative a lavori di importo pari o superiore 500.000 euro e di forniture e servizi di importo superiore a 140.000 euroCiò garantirà un punto di riferimento per le stazioni appaltanti non qualificate che, altrimenti rimarrebbero bloccate per affidamenti di importo pari o superiore a 500.000 euro (per lavori) ed a 140.000 (per servizi e forniture)
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