martedì, Dicembre 3, 2024
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Marsala, Le Saline Genna verso la certificazione BIO: la prossima raccolta avrà la “fogliolina verde”

Parrinello: “Il nostro sale viene raccolto a mano, come una volta, gli unici ingredienti sono: mare, sole e vento. La nostra è una scelta etica per la salute dell’ambiente e delle persone”

Le Saline Genna avviano l’iter per diventare biologiche: la prossima estate il sale raccolto avrà la “figliolina verde”, la cosiddetta “euro leaf” certificherà l’oro bianco prodotto a Marsala. 

“Il nostro sale viene raccolto a mano. La nostra è una salina interamente a conduzione manuale, sia il processo di cristallizzazione che l’estrazione. Non usiamo macchinari che entrano nelle vasche. E anche la pulitura delle stesse viene effettuata con metodi tradizionali. Gli stessi di 100 anni fa. Inoltre non aggiungiamo sostanze antiagglomeranti. Il nostro sale è frutto solo dell’unione tra mare, sole ed esperienza del nostro salinaro Enrico Rodano – spiega il responsabile Antonino Parrinello – così, essendo in possesso di questi requisiti, abbiamo deciso di iniziare il percorso di certificazione ai sensi del Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, iter che si completerà entro sei mesi e che classificherà  la nostra salina e soprattutto il nostro sale come BIO. Un passo per noi importante sia dal punto di vista etico, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, ma anche per dare certezza ai consumatori sulla qualità del prodotto”. 

Le Saline Genna si affacciano sullo Stagnone di Marsala, riserva naturale orientata che accoglie l’Isola Lunga, Santa Maria e Mozia, nota per essere uno dei maggiori insediamenti fenici del Mediterraneo. 

“Attualmente produciamo trecento tonnellate di sale all’anno. Entro la prossima estate contiamo di raggiungere le seicento tonnellate – aggiunge Parrinello –. Adesso abbiamo sei vasche attive e altre undici ancora da mettere in produzione, per un totale di 17 vasche”. 

Le antiche Saline Genna infatti abbracciano un’area di venti ettari.  

“Le nostre tecniche di estrazione e lavorazione del sale, sono quelle di una volta. Tutto ciò risulta essere in sintonia con le considerazioni che guidano la Commissione nella predisposizione delle regole per la produzione del sale biologico. Considerazioni che puntano anche alla protezione dell’ambiente e del clima attraverso la riduzione dell’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. Anche il confezionamento (che noi affidiamo ad un’azienda terza) è manuale”. 

Tra i vantaggi di produrre un sale con certificazione bio, c’è anche la possibilità di essere utilizzato da altre aziende d’eccellenza che hanno scelto questa strada “penso – precisa Parrinello – ad esempio ai prosciuttifici che usano solo ingredienti certificati”. 

Dunque una scelta per la salute dell’ambiente e delle persone. “Noi non usiamo prodotti chimici e il nostro sale non viene essiccato in forni. Gli unici ingredienti sono: mare, sole e vento”.

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