“L’ospedale Cimino di Termini Imerese e l’ospedale Maria Santissima dell’Alto di Petralia sottana non possono cadere nel dimenticatoio, con grave pregiudizio per il diritto alla salute dei cittadini di queste aree interne che afferiscono a più di 30 Comuni della provincia di Palermo. É grave quanto sta succedendo per il reparto di ortopedia a Termini Imerese ed a Petralia Sottana, dove il servizio non è più assicurato in maniera costante, anzi i tre ortopedici in servizio al Cimimo attualmente sono stati trasferiti presso il CTO di Villa Sofia di Palermo. Mi farò carico di richiedere un’audizione immediata in VI commissione Ars del commissario dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni, affinché vengano presi impegni, senza ulteriori rinvii, per il reclutamento del personale di cui hanno necessità gli ospedali di Termini Imerese e Petralia Sottana. La salute e il diritto all’assistenza non possono diventare un lusso per i cittadini delle aree montane e interne. Trovo assurdo quanto sta accadendo con il depauperamento delle unità operative in tanti settori della sanità ospedaliera di questi territori. Credo sia giunto il momento che quando un medico viene assunto nel servizio pubblico non possa, almeno per 10 anni, richiedere aspettativa se è finalizzata a svolgere la professione nella sanità privata, per di più non convenzionata. Il vero male della sanità siciliana è proprio questo”. Lo afferma Salvo Geraci, deputato regionale della Lega – Prima l’Italia.