E sul caro voli: “Finalmente! Ma bisogna rendere il provvedimento più inclusivo”
“Una legge di stabilità senza anima e senza una prospettiva di crescita reale per la nostra terra. Quella che il Governo Schifani ha presentato al Parlamento è solo un’accozzaglia di provvedimenti a pioggia che non risolleverà certamente le sorti dei comparti produttivi maggiormente in difficoltà e per questo prossimi al default. Mi riferisco, solo per fare un esempio, al settore agricolo e a quello vitivinicolo in particolare, oramai al collasso dopo la crisi senza precedenti della stagione appena trascorsa e per il quale il centrodestra al Governo non ha previsto un centesimo di ristoro. Nonostante una stima dei danni pari a 350 milioni di euro, fatta dallo stesso governo”.
E’ impietosa l’analisi del deputato regionale trapanese Dem, Dario Safina che nel corso degli ultimi mesi ha più volte sollecitato attenzione e aiuti concreti verso il settore agricolo siciliano, uno dei primi comparti produttivi, in termini di Pil, dell’intera regione.
“Al di là dei 7 milioni di euro già stanziati per gli interventi sugli interessi passivi a favore delle cantine sociali – spiega Safina – per il resto, il nulla. E allora mi chiedo: come pensano Schifani e i suoi di salvare gli agricoltori siciliani? Contando solo sui 90 milioni di euro stanziati dal governo nazionale e che valgono per l’intero Paese? Cosa diremo ai nostri vitivinicoltori e alle loro famiglie: stringete i denti che prima o poi qualcosa arriverà? Se è questa la vision di questo centrodestra al timone siamo davvero messi malissimo”.
“Ma non c’è solo il settore agricolo nel libro del dimenticatoio di Schifani – incalza il deputato trapanese -. Leggendo le carte non c’è traccia di ristori nemmeno per il settore della pesca, altro comparto produttivo di fondamentale importanza per la nostra regione, o per i cittadini che hanno subito danni dalle alluvioni dello scorso autunno. Ci troviamo insomma, davanti ad una montagna di chiacchiere elegantemente esposte in pompose conferenze stampa e null’altro”.
“Anche sull’ultima di ieri, quella sul caro voli, aggiungerei qualcosa – dice ancora Safina -. E’ dal marzo scorso che sollecito interventi in tal senso e finalmente, a novembre, il governatore Schifani si ricorda dei 12 milioni e mezzo di euro stanziati dallo Stato per il superamento del gap dell’insularità. Ora, aggiungendo 15 milioni di fondi regionali per il triennio 2024/2026, annuncia sconti sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia. Benissimo, finalmente si va verso la giusta direzione. Ora il problema è però che questi sconti sono previsti solo per le tratte da e per gli aeroporti di Roma, Milano e Bergamo. Ovviamente non basta e va modificato perché si tratta di un provvedimento che di fatto esclude i viaggiatori che necessitano di collegamenti verso tutte le altre destinazioni nazionali”.