martedì, Dicembre 3, 2024
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“Abitare il Paese”, celebrata la chiusura della quinta edizione

Si è conclusa con successo la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese” promosso, ad Agrigento, dall’Ordine provinciale degli architetti e da tre istituti scolastici: il comprensivo Agrigento Centro, il liceo scientifico Leonardo e il comprensivo musicale Rapisardi di Canicattì che hanno offerto un notevole contributo al progetto promosso dal Consiglio nazionale degli architetti con il coinvolgimento complessivo di sessanta scuole distribuite sul territorio nazionale. 

Le attività svolte sul territorio agrigentino sono state coordinate da Melinda Drago, consigliere dell’Ordine, che ha fruito della proficua collaborazione di tre tutor: gli architetti Angela Muratore, Mariagrazia Pavone e Claudia Spadaro. 

“L’obiettivo del progetto – afferma il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola – è di rendere gli studenti protagonisti della progettualità e della valorizzazione del territorio in cui vivono, stimolando l’interesse delle nuove generazioni per l’architettura di qualità attraverso un’azione di co-progettazione territoriale che ha la sua origine nella scuola.”

Le proposte progettuali degli studenti puntano a una rigenerazione delle aree urbane limitrofe alle scuole, arricchita dalla visione dei ragazzi quali fruitori degli stessi spazi: ad Agrigento il progetto propone la riqualificazione di  Villa Lizzi e Villa Iannuzzo (Istituto Comprensivo Agrigento Centro); gli spazi esterni alla stessa struttura scolastica e il collegamento con il tessuto urbano circostante (liceo scientifico Leonardo); la riqualificazione dell’area denominata “Oltreponte” (istituto comprensivo Rapisardi).

“Le idee proposte dagli studenti – aggiunge la coordinatrice del progetto, Melinda Drago – spaziano dalla panchina a forma di nota musicale ai murales come strumento di riqualificazione e, ancora, alla realizzazione di segnaletiche con materiale di riciclo proveniente dai barconi degli immigrati. Il focus emerso dai lavori è centrato sulle relazioni territoriali, la memoria storica, il senso di appartenenza e il bello come cura del territorio”. 

Durante la cerimonia di chiusura della quinta edizione del progetto, sono intervenuti i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte.  

“Gli alunni e i docenti – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo Agrigento Centro, Rosetta Greco – hanno vissuto un’importante esperienza di cittadinanza attiva e responsabile riflettendo sul valore dell’architettura come bene collettivo e, soprattutto, ragionando su strategie di riqualificazione per una città più intelligente, inclusiva e sostenibile, proprio come indicato nell’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

“Il percorso degli alunni del Leonardo – dice la dirigente del liceo scientifico Leonardo, Patrizia Pilato – si è concentrato su tre macro-bisogni: la sostenibilità, la condivisione delle scelte e la connessione della città con l’istituzione scolastica. Tutto questo rilanciando la scuola quale elemento centrale nella vita di una comunità in modo da potenziare il suo essere luogo di aggregazione e di crescita culturale e civile.” 

“Il contributo delle comunità educanti – conclude Angela Muratore, consigliere dell’Ordine e tutor del progetto, è stato essenziale per l’esperienza progettuale di Canicattì. I ragazzi sono stati accompagnati in riflessioni mirate sull’utilizzo e il rispetto degli spazi della città, sul concetto di bene comune, sulla destinazione d’uso dei luoghi e sulla loro sostenibilità. In tal senso, è stato fondamentale il contributo offerto dall’Atletica Canicattì, un’associazione sportiva dilettantistica, e da “DunAccura, laboratorio permanente cittadino”.

I progetti elaborati dagli studenti dei tre istituti, rimarranno in esposizione nella sala conferenze dell’Ordine degli Architetti fino a sabato, 18 novembre prossimo.

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