lunedì, Dicembre 2, 2024
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Podismo: A Pietro Riva uno spettacolare Trofeo Sant’Agata

Pietro Riva ed Emily Chepkemoi Cheroben “accendono” la Festa di Sant’Agata 

Al termine di una gara spettacolare l’atleta azzurro e la keniana hanno fatto loro il Trofeo Sant’Agata. Pubblico assiepato e festante lungo tutto il percorso; grande soddisfazione da parte organizzatori 

Catania. Batte forte il cuore di Catania, batte per la sua Patrona, batte per la gara su strada che riesce ad esaltare e regalare emozioni in un contesto di festa, legato alle celebrazioni “agatine”. Nel giorno del rito della benedizione delle candele, il Trofeo Sant’Agata, irrompe sulle strade dei catanesi, con i suoi atleti rampanti, con una corsa che al tempo stesso è sport, tradizione e che ben si lega alla kermesse che infiammò il centro etneo dal 1960 al 2011.  

Bravi, gli organizzatori a credere nel nuovo corso e a ridare ogni anno che passa, maggiore linfa e slancio alla manifestazione sportiva, vanto e patrimonio di una intera regione.

Lo start alle ore 15:13, da via Vittorio Emanuele, in un clima tutto sommato ideale per gareggiare. Sessantasei tra atleti e atlete in gara, 9800 metri per gli uomini, sette giri tutti di un fiato, perché tra basolato e sanpietrini non puoi distrarti. Quattro invece i giri per le donne, 5600 metri di pura adrenalina. Il catino del centro storico di Catania, imperlato dal Barocco si fa bolgia, le gente dietro le transenne quasi sfiora gli atleti. A vincere e a scrivere per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro del Trofeo Sant’Agata, sonol’azzurro Pietro Riva secondo italiano di sempre ad aver corso sotto i 60’ la mezza maratona e la keniana Emily Chepkemoi Cheroben che in queste prime settimane del nuovo anno ha fatto incetta di successi. A Riva, va il trofeo intitolato alla memoria di Marco Mannisi, l’ideatore del “Sant’Agata” e mecenate dello sport a Catania.  Il premio per l’atleta keniana è invece nel ricordo di Giuseppe Iuppa, presidente della Libertas Catania, società che segnò la storia dell’atletica catanese. Sul podio come da tradizione del Trofeo Sant’Agata, salgono i primi cinque uomini e le prime cinque donne.

LA GARA

Parte forte fortissimo Pietro Riva (Fiamme Oro Padova), poi dirà di avere sottovalutato il percorso, non c’è tattica, ci sono le sue gambe che corrono, ci sono gli avversari che non possono fare altro che inseguirlo. La gara è velocissima non c’è tempo di annoiarsi. Riva chiude con il tempo di 28’32 record del percorso. 

Alle sue spalle Simon Kibet Loitanyang a 61 secondi, terzo Jean Marie Viann Niyomukiza in 29’8; primo dei siciliani è Vincenzo Agnello (Sicilia Running Team) generoso come sempre che difenda la sua posizione con i denti. Ancora una prova maiuscola, quinto come lo scorso anno Wilson Marquez (Siracusatletica) in 30’21.

Al femminile il monologo è tutto per la keniana Emily Chepkemoi che impone un ritmo impossibile per le avversarie. Finisce a braccia alzate con il tempo di 19’55. Alle sue spalle la giovanissima della Siracusatletica Viviana Salonia in 21’36 che precede una eccellente Sebastiana Bono (Podistica Messina) in 22’48. Desirèe Di Maria  (CusCatania) è quarta in 22’57. Chiude la cinquina la triatleta Gaia Patrinicola (Monti Rossi Nicolosi) in 23’19.

La  manifestazione è stata organizzata dall’Atletica Sicilia e patrocinata dal Comune di Catania, dall’ARS, dal Comitato per la Festa di Sant’Agata, la Fidal Sicilia e il CONI Sicilia. 

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