Il percorso di Biologia con Curvatura Biomedica, nato per orientare i liceali a fare scelte universitarie e professionali consapevoli; per aiutare a sviluppare l’interesse per le materie scientifiche potenziando le competenze, verificando e favorendo attitudini, propensioni e capacità degli studenti interessati alle facoltà mediche, negli ultimi sei anni ha coinvolto 255 licei, 105 Ordini provinciali, 24mila studenti, 800 docenti e 5mila medici. Questi sono i numeri della sperimentazione nazionale che ha prodotto risultati interessanti.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania da anni ha avviato anche nel capoluogo etneo il percorso di Curvatura Biomedica, e ieri pomeriggio (5 marzo) presso l’Aula Magna del Policlinico-Rodolico sono stati presentati i risultati maturati dal 2018 ad oggi in cinque licei della nostra provincia (Cutelli, Principe Umberto e Galileo Galilei di Catania; Archimede di Acireale e Leonardo di Giarre).
Il convegno organizzatodall’Ordine etneoe dal Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania ha coinvolto oltre 200 giovani: «Abbiamo presentato i risultati di un’esperienza quinquennale vissuta presso i licei di Catania, dove abbiamo attuato il percorso di Curvatura Biomedica, ideato e realizzato dalla Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) insieme al ministero dell’Istruzione e del Merito – ha dichiarato Alfio Saggio, presidente dell’Ordine – in questi anni i ragazzi hanno potuto seguire le lezioni: 150 ore nei tre anni (terzo, quarto e quinto anno di Liceo, ndc) in cui spieghiamo loro cosa significa fare il medico e diamo le indicazioni in merito agli sbocchi professionali. Tutto questo serve a orientare gli studenti e potenziare le loro conoscenze in ambito biomedico, così da arrivare agli esami pre-iscrizione universitaria con una conoscenza sicura».
I dati sviscerati da Maurizio Vancheri, coordinatore scientifico “Progetto con Curvatura Biomedica” dell’OMCeO di Catania, hanno definito un quadro molto interessante: gli studenti si approcciano al Percorso e alcuni abbandonano per avere acquisito la consapevolezza di non avere attitudine alla professione medico-sanitaria. Inoltre, da uno studio eseguito sui licei classici etnei, dal 2018 al 2024 sono stati 220 gli studenti che si sono iscritti al Percorso: 71 hanno completato il percorso, 30 hanno superato il test di accesso a numero programmato. «È stato un incontro di fondamentale importanza perché in tutte queste attività di orientamento in ingresso, ma anche nelle attività di accompagnamento al lavoro che noi facciamo nel post-laurea in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Catania, gli studenti avranno modo di comprendere com’è organizzato il nostro Corso di Laurea, quali sono gli sbocchi professionali – ha affermato Daniela Puzzo, presidente Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Catania – Il nostro obiettivo è far approcciare gli studenti con consapevolezza affinché la loro sia una scelta sicura e consapevole».
Al convegno hanno preso parte Pietro Castellino (presidente Scuola di Medicina Università di Catania), Emilio Grasso (dirigente USR Sicilia – A.T. Catania), Elisa Colella (dirigente scolastica liceo Cutelli di Catania e promotrice nazionale del Percorso nei licei classici), Violetta Brundo (delegata Rettore “Orientamento in ingresso” Università di Catania), Adriana Di Gregorio (consigliere OMCeO Catania, Componente Osservatorio Giovani FNOMCeO) e due giovani, Sofia Brida (studentessa al primo anno di Medicina) e Giorgio Pulvirenti (il più giovane medico di famiglia d’Italia).
Ad accompagnare gli studenti, i dirigenti scolastici Maria Carla Di Domenico (liceo “Principe Umberto di Savoia” Catania), Riccardo Biasco (liceo “Archimede” Acireale), Tiziana D’Anna (liceo “Leonardo” Giarre), Emanuele Rapisarda (liceo “Galileo Galilei” Catania) che hanno esposto i risultati maturati in questi anni.