venerdì, Ottobre 4, 2024
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Mazara, potabilità dell’acqua: interrogazione dei Consiglieri Bilardello e Randazzo

Con la presente,

i sottoscritti Consiglieri comunali Girolamo Billardello (Movimento 5 Stelle) e Giorgio Randazzo (Fratelli d’Italia), 

Rilevato che Ufficialmente (e lo dimostrano le analisi pubblicate nel sito ufficiale del comune di cui si allega copia ) nella zona denominata Est di Mazara del Vallo (ci riferiamo alla zona che interessa la parte alta della Via C/Vetrano, Tutta la c/da Bocca Arena, Viale Lungomare S. Vito e tutte le zone limitrofe e alimentate con l’acqua dei pozzi S. Nicola n. 1 e n. 2)   l’acqua in distribuzione dalle analisi eseguite in questi ultimi 7 mesi risulta non potabile;

Rilevato che L’Amm.ne per tutelare la salute dei cittadini, non potendo intervenire nell’immediato, ha il dovere con ordinanze di non potabilità, con comunicati stampa, e quant’altro, di avvertire i cittadini residenti che l’acqua dei rubinetti di casa non ha le caratteristiche di potabilità stabilite dalla                  legge 23-02-2023 n. 18 (ex D.Lgs. 31/2001), per cui non può essere destinata all’uso umano;

Considerato il D.lgs 23-02-2023 n. 18 (ex D.lgs 21/2001) con riferimento all’art. 12 Comma b) I controlli si articolano in controlli interni e controlli esterni.

I Controlli interni (Art. 14) sono i controlli svolti dal gestore il quale si avvale di laboratori accreditati  UNI CEI EN ISO/IEC 17025 da un Ente ai sensi del Reg. /CE) 765/2008 almeno per i parametri accreditamento (allegato III) di cui alla parte A, lettera da a) a f) e alla parte B, Tabella 1, dell’allegato III.

Nel caso di risultati non conformi, detti risultati devono essere comunicati agli enti di controllo entro 48 ore dall’esito dei controlli stessi.

– Dalle analisi commissionate e pubblicate dal Comune di Mazara del Vallo emerge che tale laboratorio ********************************* (***non risulta “accreditato” secondo le disposizioni dell’allegato III dell’art.14 del predetto decreto legislativo;

Considerato il D.lgs 23-02-2023 n. 18 (ex D.lgs 21/2001) con riferimento all’Art. 15 ” Provvedimenti correttivi e limitazioni d’uso”.

  1. Fatto  salvo  quanto  disposto  dall’articolo  16,  in  caso  di inosservanza dei requisiti minimi per i valori di parametro stabiliti nell’allegato  I,   l’Azienda   sanitaria   locale   territorialmente competente: 

   a) provvede affinché siano  ricercate  immediatamente  le  cause della non conformità; 

   b) nel caso di mancata conformità  ai  requisiti  minimi  per  i valori di parametro stabiliti nell’allegato I, parti A e B, considera il potenziale pericolo per la salute umana, tranne nel  caso  in  cui l’inosservanza del valore di parametro venga ritenuta trascurabile; 

   c) provvede affinché siano adottati quanto prima i provvedimenti correttivi necessari per ripristinare la qualità delle acque, tenuto conto, tra  l’altro,  dell’entità  del  superamento  del  valore  di parametro pertinente e del relativo potenziale pericolo per la salute umana, secondo quanto descritto nel comma 2; 

   d) nel caso di superamento  dei  valori  di  parametro  stabiliti nell’allegato I, Parte C, esamina se tale inosservanza costituisca un rischio per la salute umana e – limitatamente  ai  casi  in  cui  sia necessario per  tutelare  la  salute  umana  –  adotta  provvedimenti congrui a ripristinare la qualità delle acque; 

   e) nel caso di mancata conformità  ai  requisiti  minimi  per  i valori di parametro stabiliti  nell’allegato  I, Parte  D,  provvede affinché’ siano applicate le misure correttive previste  all’articolo 5, comma 4, e  all’articolo 9, relativamente ai  rischi  associati  ai sistemi di distribuzione idrica interni. 

 2. Nei casi di cui al comma 1, lettere b) e d),  qualora  l’Azienda sanitaria   locale   territorialmente   competente   consideri    che l’inosservanza dei valori di parametro configuri un pericolo  per  la salute umana, sono tempestivamente adottate le seguenti azioni:

   a)  l’Azienda  sanitaria   locale   territorialmente   competente comunica al gestore e all’EGATO l’avvenuto superamento dei valori  di parametro e, effettuate le valutazioni del caso, propone  al  Sindaco l’adozione  di  provvedimenti  cautelativi  a  tutela  della   salute pubblica proporzionati al rischio,  compresi  divieti  e  limitazioni d’uso, tenendo presente i pericoli per la salute umana che potrebbero derivare da un’interruzione della fornitura o da una  limitazione  di uso delle acque erogate;

Considerato che I Controlli esterni (Art. 13 il D.lgs 23-02-2023 n. 18 , ex D.lgs 21/2001) sono i controlli dall’Azienda sanitaria locale territorialmente competente;

Considerato che in questi sette mesi l’Amm.ne Comunale non ha informato i residenti delle zone oggetto di questa interrogazionesullo stato di “salute” dell’acqua distribuita, perpetrando di fatto un’omissione rispetto ai doveri istituzionali;  

Rilevato che in data 23 Novembre 2020 l’Amministrazione Comunale con apposito comunicato (allegato) informava la cittadinanza che “ Tutti i cittadini, compresi quelli residenti nei quartieri Trasmazaro e Tonnarella hanno inoltre a disposizione nel territorio cinque fontanelle che erogano acqua potabile per uso alimentare: piazza delle Tre Giornate, lungomare San Vito, via Ugo La Malfa, via Napoli e via Treviso alle quali – assicura il Servizio idrico comunale – presto si aggiungeranno ulteriori 6 nuove fontanelle presso la Casa dell’Acqua e via degli Archi “ fontanelle che ad oggi risultano ricadenti nella zona est anch’essa coinvolta dalla non potabilità dell’acqua in distribuzione ma per le quali l’A.C. non ha effettuato nessuna comunicazione alla cittadinanza circa il “nuovo stato di salute” delle acque erogate;

tutto ciò quanto premesso,

SI INTERROGA

L’A.C. nella persona del Sindaco circa i seguenti aspetti :

– Le motivazioni per la quale Il Sindaco nonostante è formalmente il responsabile della salute dei suoi cittadini non ha mai informato i residenti della zona EST della Città circa la non potabilità dell’acqua in distribuzione;

– Le motivazioni per la quale il Comune di Mazara del Vallo incarica società non accreditate per la rilevazione dei dati presenti nell’acqua in distribuzione al fine di verificare il rispetto dei parametri prescritti dalle norme in vigore;

– Le motivazioni per la quale il Comune di Mazara del Vallonon ha mai risposto ai molteplici quesiti ufficialmente inoltrati dalle associazione e dai comitati spontanei sorti per il monitoraggio e la tutela delle risorse idriche cittadine;

– Le motivazioni per la quale  il Comune di Mazara del Vallonon ha mai risposto alla Nota della III Commissione Consiliare “Lavori Pubblici e Urbanistica” del 13 Aprile 2023, giusta Pec del 14/04/’23

– Le motivazioni per la quale  il Comune di Mazara del Vallonon ha mai risposto all’interrogazione del gruppo Consiliare M5S con oggetto: ACQUA NON POTABILE TRASMAZZARO del 27 Aprile 2023  giusta Pec del 28/04/’23

Si richiede risposta scritta secondo tempi e modalità previsti dal Regolamento sui lavori del Consiglio comunale in vigore.

Si allega alla presente la seguente documentazione:

-comunicato stampa A.C. del 23 Novembre 2020;

-allegato III dell’art 14 del D.lgs 23-02-2023 n. 18;

-analisi anno 2023 condotte dal laboratorio “************”;

-prospetto analisi zona est del 2023;

Mazara del Vallo, lì 13 Marzo 2024

I Consiglieri comunali

Girolamo Billardello

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Giorgio Randazzo

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