Questa mattina alle 11 si inaugura la 26esima
edizione di Travelexpo con il messaggio inviato dalla ministra del
Turismo, Daniela Santanché, al patron Toti Piscopo: “Apprezzo molto –
scrive Santanchè – il fatto che abbiate chiamato Travelexpo Borsa
globale dei turismi, un plurale significativo che vuole sottolineare ed
includere la ricca varietà del settore, che non può assolutamente essere
racchiuso in un ‘semplice’ singolare. Oggi, infatti, non possiamo più
parlare di Turismo, ma, considerando la ricca offerta turistica
italiana, dobbiamo parlare di Turismi”. E’ per questo, spiega, che “nel
Piano Strategico del Turismo, il documento programmatico del MiTur fino
al 2027, vengono descritti e approfonditi – anche in ottica industriale
– i vari tipi di turismi presenti in Italia”.
Secondo la ministra Santanché, infatti, “la poliedricità del settore è
dovuta soprattutto alla ricchezza territoriale della nostra amata
Italia, che vanta mare, montagna, città d’arte, borghi, cammini solo per
citarne alcuni. E’ un comparto importante per la nostra Nazione, alla
base del Pil, che crea profitti e dà lavoro a molte persone, in
particolare alle donne. Dobbiamo, perciò, saper adeguatamente
valorizzare e promuovere i luoghi, mettendo in luce tutte le diversità,
che poi sono dell’unicità”.
Dunque, promuovendo l’impegno di Travelexpo per l’allungamento delle
stagionalità turistiche, Santanché afferma che ciò è fondamentale
“soprattutto se si guarda in prospettiva. Il futuro è uno degli
obiettivi anche di Travelexpo, questo importante appuntamento del
settore, occasione di confronto con gli operatori per definire strategie
di sviluppo possibile per il prossimo quinquennio”.
Tutto ciò serve a “non concentrare turisti esclusivamente in determinati
periodi dell’anno e solo in alcune città – osserva ancora Santanché – .
Allungare la stagionalità diventa, quindi, più che un’opportunità, una
necessità, che non dobbiamo assolutamente farci sfuggire, ma anzi
favorire”.
Per fare questo – è la ricetta della ministra, bisogna “potenziare i
piccoli Comuni, che soffrono attualmente di spopolamento, dotandoli di
servizi adeguati, rendendoli così appetibili per turisti stranieri, ma
anche per connazionali che vogliono magari sfruttare la possibilità del
lavoro agile per fare una piccola pausa durante l’anno, senza però
allontanarsi troppo. E’ anche in questa direzione che i 26 milioni di
euro destinati ai piccoli Comuni a vocazione turistica daranno una
spinta propulsiva”.
“Ci tengo a ringraziare tutti voi – conclude Daniela Santanché – per il
grande lavoro che fate e per avere colto la sfida più importante: quella
di fare tornare l’Italia turistica sulla vetta del podio. Ricordo,
infatti, che il ministero ed io siamo a vostra disposizione, sia
nell’ascolto che nel continuare a lavorare insieme. Buon lavoro!”.