lunedì, Ottobre 7, 2024
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Carini: Controlli straordinari del territorio

SERVIZI DI CONTRASTO ALLO SPACCIO 

Nei giorni scorsi è proseguita l’azione preventiva e repressiva dell’Arma dei Carabinieri nel territorio di Carini, mediante servizi di controllo straordinario finalizzati al contrasto di ogni forma di illegalità diffusa, con particolare attenzione al contrasto del fenomeno dello spaccio e di sostanze stupefacenti. 

In tale contesto sono intervenuti i militari della Compagnia di Carini che in sinergia con i colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia, hanno arrestato un carinese, di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.

Ai militari non è sfuggito il comportamento del presunto pusher che è stato colto nella flagranza di reato, intento a cedere lo stupefacente ad un acquirente; i Carabinieri notato lo scambio sono immediatamente intervenuti bloccando l’indagato e segnalando il cliente quale assuntore alla Prefettura.

La perquisizione dell’abitazione del 37enne ha consentito di recuperare oltre 500 grammi tra cocaina, hashish e marijuana, parte dello stupefacente è stato rinvenuto dai militari già suddiviso in dosi destinate alla vendita al dettaglio, inoltre sono stati ritrovati materiale per il confezionamento e la pesatura, oltre che 700 euro in banconote di piccolo taglio, provento della illecita attività di spaccio.

L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo.

Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio i Carabinieri hanno inoltre denunciato in stato di libertà due persone per il reato di evasione, in quanto trovate fuori dalla propria abitazione senza autorizzazione.

Nel corso delle operazioni gli uomini dell’Arma hanno denunciato in stato di libertà 4 persone, due delle quali per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, recuperando ulteriori 50 grammi di marijuana e gli altri 2 per porto d’armi o oggetti atti ad offendere.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza

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