domenica, Ottobre 6, 2024
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Un brindisi a “tre vibrazioni” per la chiusura del festival 38° Parallelo 

Il direttore Prode: «Un festival è scuotere le coscienze, mostrando strade parallele e scomode, è consegnare alla comunità occasioni di incontro e confronto»

Si è chiuso con un brindisi speciale, con un bicchiere di “vino polifonico”, frutto dell’amicizia di tre produttori della Sicilia Occidentale, l’ottava edizione di “38° parallelo – tra libri e cantine”, il festival di saggistica ideato e diretto da Giuseppe Prode che ha animato la città di Marsaladal 16 al 18 maggio. «Abbiamo avuto in dono il nostro “Presente Alternativo”, tema di questa edizione, anche in bottiglia, grazie a Vincenzo Angileri, Natalia Simeti e Aldo Viola, con la collaborazione di Leo Spadaro: hanno chiuso il nostro festival con un bicchiere a “tre vibrazioni” che, accompagnato dalle parole del filosofo del gusto Gaetano Saccoccio, ha colto nel segno il senso e l’identità della nostra realtà – spiega il direttore artistico Prode –Un vino, dunque, che racconta cosa vuol dire oggi invertire una freccia verso il Sud, verso una terra dove si può fare cultura, anche alternativa».  

L’etica del fare, dell’essere squadra e del condividere esperienze ha caratterizzato tutti gli appuntamenti del festival, al quale hanno aderito, con un’attiva partecipazione, anche “gli angeli del 38°”, studenti di due istituti scolastici di Marsala, il liceo scientifico “P. Ruggieri” e il liceo statale “Pascasino”.

Ad aprire la rassegna, con un’anteprima d’eccezione al teatro “E. Sollima”, la magistrale esibizione del pianista iraniano Ramin Bahrami, con “Oltre il presente: la visione di Bach”: una conversazione in musica tra uno dei più interessanti interpreti del compositore e musicista tedesco e il critico musicale Stefano Valanzuolo, voce di Rai Radio 3. «Inun’epoca totalmente buia, di inciviltà e imbarbarimento è importante fare musica, perché la salvezza sta nella cultura. Un bambino che ascolta Bach, che legge Dante, sarà, domani, un bambino migliore»Queste le parole pronunciate da Bahrami sul palco del comunale, dove ha eseguito “Adagio in Sol maggiore, BWV 968”, “Partita n. 3 in La minore, BWV 827”, “Concerto Italiano, BWV 971” di Bach e “Gole Sangam”, ovvero “Sole di Pietra”, del compositore iraniano Anoushiravan Rohani. Sullo stesso palco, in apertura di festival, Bahrami ha messo a disposizione la sua cultura musicale in una masterclass dedicata agli studenti del Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani, che, come raccontato dai docenti Ilaria Ganeri ed Eugenio Catone, «hanno vissuto un’esperienza gratificante e altamente formativasoprattutto per le doti umane ed empatiche del maestro».

Il festival ha poi visto di scena la presentazione di due libri, in cui si affrontano temi di grande attualità. “Il Visconte Cibernetico. Italo Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale” (Luiss University Press), alle Cantine Florio, alla presenza di uno dei due autori, Massimo Sideri, in una conversazione con Francesca Lagioia, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna: «Un omaggio al grandissimo scrittore, che univa cultura umanistica e cultura scientifica per anticipare il futuro – racconta Sideri – e che ha sognato l’intelligenza artificiale per come noi oggi la stiamo trattando». E poiGovernare le migrazioni. Si deve, si può” (Laterza edizioni), alle Cantine Vite ad Ovest, dove l’autore Stefano Allievi ha dialogato con Daniela Melfa, docente presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche all’Università di Messina. «Sono tre le cose da fare per “governare le migrazioni” – dice Allievi – aprire canali regolari di ingresso per diminuire la pressione di irregolari, smetterla con la finta distinzione tra richiedenti asilo e migranti economici, visto che abbiamo bisogno di almeno 250mila persone l’anno che entrino nel mercato del lavoro per sostituire i pensionati che escono. Terza cosa, integrare chi già c’è e, in particolare, chi è nato nel nostro Paese».

Non solo la prosa ma anche la poesia è stata protagonista del festival con un incontro al Parco Archeologico di Lilibeo Marsala. Protagoniste le poetesse Diletta D’Angelo e Gaia Giovagnoli, che si sono confrontate sul tema “La poesia come presente alternativo”, in una conversazione condotta dal responsabile della sezione Poesia del festival Marco Marino, editor della casa editrice Il Saggiatore: «L’incontro con la poesia è un appuntamento che si rinnova ogni anno, perché la poesia è come il respiro, ci fa resistere e ci fa sognare un presente alternativo».

Il festival ha poi dato spazio alle proiezioni, al docufilm “Food for profit, al Parco archeologico di Lilibeo Marsala, alla presenza di uno degli autori, Pablo D’Ambrosi, accompagnato da Nicola Barraco, autore de Le Iene, e, off della rassegna, il film “La vocazione di perdersi, di Francesco Clerici e Mattia Colombo, produzione e produzione esecutiva SpazioB**K, realizzato al Civic Center di Mazara del Vallo in collaborazione con la Libreria Lettera22 e l’associazione Oliver.

«Due documentari – dichiara il direttore del festival Prode – che raccontano, da una parte, un’inchiesta urticante sugli allevamenti intensivi, narrazione dei nostri giorni, dall’altra, la vocazione di perdersi, ovvero vivere un tempo scandito dalla normalità di avere un libro tra le mani. Momenti di riflessione che, come tutti gli appuntamenti di “38° Parallelo”, vogliono far riflettere, scuotere le coscienze, mostrando strade parallele e scomode, perché un festival è anche questo: promuovere e consegnare alla comunità, a chi ha curiosità di andare oltre, occasioni di incontro e confronto. Come abbiamo sempre fatto, già a partire dalla realizzazione del manifesto di questa ottava edizione, firmato dal pittore e illustratore Alessandro Sanna»Un acquerello che racchiude, come il “vino polifonico”, un coro di esperienze, di voci in cui, come spiega Sanna, la luce è una punta di diamante, è «quella luna che con i suoi raggi diventa àncora di salvezza in un viaggio disperato, ma necessario, di chi sogna un presente alternativo, un futuro migliore».

L’ottava edizione di “38° Parallelo – tra libri e cantine” si è avvalsa del patrocinio del Ministero della Cultura, del patrocinio e contributo dell’ARSAssessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo e Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Regione Siciliana, del Comune di Marsala e del Parco Archeologico di Lilibeo Marsala. La rassegna ha aderito anche quest’anno a “Il Maggio dei Libri 2024” e ha avuto come partner il Centro per il libro e la letturaBiblioTP – Rete delle Biblioteche della Provincia di Trapani, il Festival Rete Letterari del Trapanese e l’OAPPC Trapani. Sono stati media partner Rai Radio 3, RMC101 – TP24 e La TR3 – canale 83. Il Festival ha anche avuto il sostegno di sponsor privati: BPER Banca, Cantine FlorioFarmacia Giammarinaro e Goals Technologies.

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