La storia della Santuzza, da giovane aristocratica a figura spirituale, simbolo della città di Palermo. Si terrà il 29 maggio alle 21 nella chiesa di San Giovanni Apostolo al Cep, lo spettacolo Rosalia eximia contra pestem patrona che dà il nome alla rassegna di arte, musica, teatro, che si chiuderà il 30 maggio, organizzata dalla cooperativa Le Baccanti di Palermo con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e con il contributo del Fondo nazionale dello spettacolo dal vivo del Ministero della Cultura.
Al centro del racconto, che sarà introdotto da Padre Salvatore Petralia, il teatro dei pupi del regista Angelo Sicilia: lo spettacolo racconta la storia di Rosalia Sinibaldi, giovane aristocratica normanna vissuta alla corte del re Guglielmo II nel XII secolo che, rifiutando il matrimonio con un nobile imposto dal padre, fugge sul Monte delle Rose nell’eremo della Quisquina nei Monti Sicani abbracciando la vita spirituale e ascetica. Rosalia si trasferirà quindi a Palermo sul monte Pellegrino dove continuerà la sua esperienza spirituale fino alla morte giunta in giovane età. Quando Palermo è sopraffatta dalla peste del maggio 1624 vengono trovate miracolosamente le reliquie di Rosalia, il cui culto era stato dimenticato. Con le sue reliquie in processione la peste svanisce e nasce il mito di Santa Rosalia eximia contra pestem patrona.
La compagnia Marionettistica popolare siciliana è stata fondata nel 2001 a Palermo e, partendo dall’opera dei pupi tradizionale, ne ha recuperato il messaggio originale di teatro popolare; è approdata poi agli spettacoli di impegno sociale e antimafia e ai classici shakespeariani. Altra importante attività dell’associazione è quella della diffusione del teatro dei pupi nelle scuole non soltanto per la conoscenza dell’opera in sé, del suo significato storico teatrale e sociale, ma anche per l’educazione alla legalità attraverso di essa. Da qui la scelta di realizzare, accanto agli spettacoli tradizionali della storia dei paladini di Francia, quelli tratti dal ciclo sacro, dal ciclo arturiano e da quello shakespeariano e la scelta di non rappresentare storie banditesche, ma spettacoli con un chiaro messaggio di impegno civile: l’Opera dei Pupi antimafia.
Ingresso libero fino a esaurimento posti (escluse le attività presso ICS Saladino, ingresso riservato agli allievi dell’istituto).
La rassegna, organizzata con la collaborazione con l’associazione “Le ore di Apollo” attraverso le corde della chitarra e quelle della voce di Elena Pistillo, Egle Mazzamuto e Giuditta Perriera, si chiuderà il 30 maggio con replica dello spettacolo alle 11 e alle 12 presso l’ICS Giuliana Saladino.