Lo stupratore della trentenne uscita dalla discoteca “Mob Disco Theatre” a Villagrazia di Carini è un tunisino di “seconda generazione”, ovvero nato a Palermo e diventato in poco tempo il “re” della cocaina nel quartiere popolare dello Zen.
A distanza di 10 mesi infatti, è stato individuato dai carabinieri l’autore della violenza sessuale avvenuta nella notte fra il 18 e il 19 novembre dello scorso anno. Si tratta di Khemais Lausgi, noto come Gabriele Alì “Il turco”, ben noto alle forze dell’ordine e conosciuto come un ras della droga. Secondo la testimonianza della vittima, il tunisino l’ha afferrata per i capelli mentre lei era diretta al parcheggio della discoteca. E’ stata trascinata in un’auto dove oltre a “Gabriele il turco” c’erano anche altre 5 uomini. La donna ha tentato di difendersi ma è stato inutile. La vittima era in stato d’ebbrezza e le sue capacità psicofisiche alterate. La violenza è durata per ore e poi è stata scaraventata fuori dall’auto seminuda. La donna ha chiesto aiuto a dei giovani e ha chiesto loro di essere accompagnata ad una festa a Balestrate dove si trovavano altri suoi amici. Una volta arrivata, è stata soccorsa e sono intervenuti i sanitari del 118 che l’hanno portata in ospedale.
Il RIS di Roma ha eseguito le analisi sugli indumenti intimi della donna e grazie alla campionatura biologica in possesso del Lausgi, sono risaliti alla sua identità.
L’ordine di carcerazione è stato emesso dal gip Filippo Lo Presti. Lausgi è definito “incapace di controllare ogni genere di istinti” e dalla “impressionante spregiudicatezza”.
Lausgi è ritenuto il “ras” della droga allo Zen e nell’ottobre del 2016 era rimasto gravemente ferito nel corso di quello che gli inquirenti è stato un regolamento di conti tra pusher. L’anno prima si era visto sequestrare dalla guardia di finanza un patrimonio da 600 mila euro composto da cinque auto, due appartamenti e una villa.