I due candidati sindaci al ballottaggio di domenica 25 giugno hanno tempo fino a domani per presentare l’elenco completo degli assessori. Un adempimento previsto per legge; infatti se uno dei due non dovesse farlo in tempo, decadrebbe dalla competizione elettorale. E se dall’entourage di Savona fanno sapere che il documento verrà presentato domani, nulla trapela da quello di Fazio che, martedì scorso, ha annunciato il suo disimpegno della campagna elettorale ( ma non si è formalmente ritirato) esortando i cittadini a non votarlo. Una scelta motivata dalla situazione personale e giudiziaria che sta vivendo a seguito dell’indagine per corruzione in cui è indagato.
Nell’eventualità, dunque, che uno dei due candidati sindaci non dovesse presentare l’elenco degli assessori designati, rimarrebbe un solo aspirante sindaco in gara al secondo turno. Ciò significherebbe l’entrata in ballo del quorum: dovrebbe recarsi alle urne la maggioranza più uno degli aventi diritto al voto e l’unico candidato in gara dovrebbe raggiungere almeno il 25% delle preferenze. Solo in questo caso le elezioni sarebbero valide e verrebbe eletto il nuovo primo cittadino. In caso contrario, scatterebbe il commissariamento di sindaco e Giunta. La legge regionale 7 del 1992 non prevede esplicitamente, infatti, il commissariamento del Consiglio comunale che resterebbe in carica fino alle successive elezioni. Per legge è troppo tardi per fissare a ottobre, contestualmente alle regionali, i comizi elettorali per il comune di Trapani. Le consultazione slitterebbero, dunque, all’anno prossimo.