domenica, Dicembre 8, 2024
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Massimo Bisotti all’Alberghiero di Erice per presentare “”Un anno per un giorno”

Prosegue il ciclo di “Incontri con l’autore” organizzato dall’Istituto Alberghiero di Erice con l’intento di dar vita a dei momenti di crescita per il confronto che ne scaturisce grazie al dialogo con i protagonisti. Dopo il successo riscosso tra il giovane pubblico della scuola, da Cesare Bocci e Daniela Spada con “Pesce d’Aprile” nel mese di gennaio, il prossimo autore protagonista sarà Massimo Bisotti, che incontrerà gli studenti il 20 febbraio alle ore 11 al teatro Gebel Hamed a Erice Centro Storico. Il giorno prima, il 19 febbraio alle ore 18, invece, l’autore incontrerà la cittadinanza, e l’eterogeneo pubblico che lo segue, alla Libreria Galli in via Manzoni a Erice Casa Santa, secondo una formula collaudata che vede l’Istituto “I. e V. Florio”, diretto dalla preside Pina Mandina, collaborare con la stessa libreria. Massimo Bisotti, autore di successo, ha al suo attivo oltre 100.000 copie di libri venduti, primo fra tutti “Il quadro mai dipinto”.

A Erice presenterà il suo ultimo romanzo dal titolo “Un anno per un giorno”. Grazie alla condivisione sui social network di piccoli estratti dei suoi libri, con un passaparola immediato, uomini e donne di tutte le età, coinvolti dalla filosofia del “mai controcuore”, hanno iniziato a leggere i suoi scritti, scoprendo un autore la cui sensibilità emerge sin dalle prime righe dei suoi romanzi.

“Nella scelta degli autori – dice il dirigente scolastico, Pina Mandina – abbiamo cercato di intercettare i bisogni affettivi dei giovanissimi affrontando temi a loro cari: il destino e il senso della vita e del riscatto, come nel caso del libro di Carmelo Sardo, la gestione del dolore, la capacità di trarre da esso il senso della rinascita e della vita, nella scelta di Cesare Bocci e Daniela Spada, l’amore e la sua costruzione con Bisotti, l’inclusione e la difficoltà con Mazzariol e la paura del vuoto e del niente nella frenetica corsa dell’avere nella fiaba di Chiara Gamberale, che avremo a Erice prossimamente. Uu modo per discutere e confrontarsi sui bisogni talvolta non espressi dai giovani e meno giovani abituati alla dimensione più virtuale che reale. Alle relazioni a distanza e sempre più restii alla vicinanza affettiva”.

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