“Nell’esercizio della libertà democratica, tipica della cultura socialista, desidero esprimere la mia ferma convinzione che domenica andare a votare sia un dovere morale di tutti i cittadini trapanesi che otterrebbero così un duplice risultato: la salvezza della nostra città da un commissariamento deleterio sul piano economico e sociale, nonché la riabilitazione dell’immagine della comunità trapanese sul piano nazionale dopo la tempesta mediatica, e non solo, che l’ha colpita”. Scrive così, in una nota indirizzata alla stampa, il consigliere comunale uscente del PSI, Andrea Vassallo, arrivato primo della lista socialista alle amministrative 2017. Una posizione contraria rispetto a quella espressa dal coordinamento provinciale del Partito che, al termine di un confronto interno, ha deciso di dire no alla richiesta di sostegno del PD nei confronti di Piero Savona.
Per Vassallo “mai come oggi politica e cittadini dovrebbero responsabilmente fare quadrato per riscattare la cultura democratica e la dignità di una città che non vuole essere serva di nessuno”. Il consigliere conclude la sua nota con un auspicio, quello che “non le questioni politiche, non gli odi e le ripicche personali, non le logiche di partito ma, al contrario, l’etica e l’amore per la propria città prevalgano su tutto”.
Comprendendo, evidentemente, il punto di vista del consigliere Vassallo, l’on. Nino Oddo questa mattina ha scritto sulla sua pagina facebook: “Sull’ atteggiamento da assumere rispetto al ballottaggio di domenica a Trapani si sta registrando una spaccatura profonda in città. Che e’ trasversale anche all0 interno dei partiti. Psi compreso. Personalmente ho assunto un atteggiamento scevro da implicazioni riconducibili ad asti di natura personale, convinto che comunque vada domenica, chi ha responsabilità politiche dovrà cimentarsi dall’ indomani con l’ esigenza di ricostruire un tessuto politico credibile, dopo le vicende senza precedenti delle ultime settimane. Ma e’ evidente e comprensibile che per superare mesi di incomprensioni (sono molto diplomatico) non può bastare un semplice appello a pochi giorni dal voto”.
