sabato, Aprile 27, 2024
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Forello contestato dagli attivisti pentastellati, individualismo e scarsa comunicazione le accuse

E’ stata una riunione molto movimentata quella che si è svolta all’hotel Addaura di Palermo con inizio alle 21.30 e che si è protratta fino alle 2.30 del mattino. Sono volate parole grosse nei confronti di Ugo Forello sconfitto alle recenti amministrative nelle quali concorreva per la poltrona di sindaco. Alla riunione hanno partecipato 500 militanti del movimento cinque stelle particolarmente attivi nella linea politica. Forello, che comunque è stato eletto a Sala delle Lapidi con il più alto numero dei voti in assoluto, è stato contestato per gli errori commessi durante la campagna elettorale. In modo particolare è stato accusato di avere avuto scarsa attenzione per i candidati pentastellati in corsa per il consiglio comunale e di non essere riuscito a valorizzarli. La prova di questo pare siano le preferenze solo nei suoi confronti.

“Nel contesto della campagna elettorale doveva essere data ai candidati consiglieri la stessa visibilità dei presidenti e dei candidati alla Circoscrizione”.  Questo un esempio delle contestazioni che proseguono con un monito: “Ognuno deve mirare al bene della collettività del Movimento e non alla propria affermazione personale”. A puntare il dito contro Forello sono stati in particolar modo i sette candidati al Consiglio non eletti che hanno letto e sottoscritto un documento in cui sono stati annotati tutti i flop del M5S durante la campagna elettorale. Si tratta di Corrado Arculeo, Maria Citarrella, Salvatore Gallo, Rossella Lo Bianco, Sabrina Russo, Silvia Scardino e Lydia Schembri.

 

In generale sono stati registrati “problemi di comunicazione sia interna che esterna”: “La campagna elettorale – scrivono i sette attivisti – si è basata sui social, senza tenere presente che molti anziani non hanno Facebook e che anche gli utenti più assidui non hanno una visione integrale di tutto quello che viene veicolato sulla rete”. Ma c’è anche chi sostiene che questi “scontri” o divergenze di opinioni servano per chiarire gli equivoci e migliorare le strategie per il futuro perché questo è ” lo spirito di partecipazione che contraddistingue i grillini”.

 

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