La notizia era nell’aria sin da quando venne arrestato Santo Sabella lo scorso gennaio nell’ambito del blitz “montagna”. Oggi è arrivata la conferma: A San Biagio Platani, comune in provincia di Agrigento, sono arrivati i commissari. Lo scorso gennaio era stato sciolto per mafia per infiltrazioni mafiose delle cosche locali, in particolare da parte del boss di San Biagio,Giuseppe Nugara.
»La notizia è stata pubblicata sul sito del Governo, dopo la riunione del Consiglio dei ministri avvenuta la sera dello scorso 2 agosto.
I commissari si erano insediati subito dopo l’arresto del primo cittadino ma per lo scioglimento definitivo del Comune era necessario attendere la conclusione dell’inchiesta e dei controlli all’interno dei documenti da parte della commissione prefettizia.
Sospette infiltrazione mafiose anche a Mistretta dove si è insediata la commissione d’indagine nominata dal prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi. A comporla il vice prefetto vicario, in servizio alla Prefettura di Messina, Maria Carolina Ippolito, il vice prefetto aggiunto, in servizio alla Prefettura di Messina, Antonio Gullì e il tenente colonnello Ivan Boracchia, comandante del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Messina.
A Mistretta le indagini sono partite con l’inchiesta riguardante Vincenzo Tamburello, consigliere comunale in carcere dallo scorso 20 aprile.
Anche a Mistretta si è trattato di condizionamenti della mafia interessata all’assegnazione degli appalti di riqualificazione delle opere di Fiumara d’Arte, nel territorio di Tusa.
La commissione, nei prossimi tre mesi, dovrà verificare l’esistenza o meno di eventuali condizionamenti che, se accertati, potrebbero portare allo scioglimento del consiglio comunale proprio come a San Biagio Platani.