Le indagini sull”operazione “Mare Mostrum” iniziata l’anno scorso e che aveva causato un vero e proprio terremoto giudiziario portando agli arresti domiciliari gli armatori Morace titolari della compagnia di traghetti Liberty Lines e il candidato sindaco a Trapani, Girolamo Fazio, si sono concluse proprio ieri. Il risultato dell’inchiesta che aveva coinvolto anche l’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, è presto detto: 14 avvisi di garanzia nei confronti di Ettore e Vittorio Morace, dell’ex governatore Rosario Crocetta, dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Simona Vicari, dell’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, della deputata regionale Marianna Caronia, della dirigente dell’epoca dell’assessorato ai Trasporti. A Trapani un altro filone dell’inchiesta per la quale il 15 novembre è fissata l’udienza preliminare.
Secondo gli investigatori, i Morace avevano stretto un “patto corruttivo” con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell’assessorato ai Trasporti della Regione siciliana.La Severino avrebbe confezionato i relativi bandi di gara La dirigente, in base all’accordo, avrebbe dunque confezionato i bandi di gara “su misura” della compagnia di navigazione per agevolarla.
Inoltre sarebbero stati erogati a Ustica Lines circa 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie. In cambio di questi favori, la dirigente Salvatrice Severino avrebbe ricevuto beni di lusso e ottenuto l’assunzione della figlia nella stessa società.
A Crocetta, invece, sarebbero andati, secondo l’accusa, due bonifici da 5 mila euro come sostegno al progetto politico dell’ex presidente della Regione, Riparte Sicilia, in cambio di un impegno per potenziare i servizi di trasporto a beneficio della compagnia.