Figuccia: “Va scongiurata la dispersione scolastica nei comuni di Partinico, Balestrate e Trappeto”

“Va scongiurata la dispersione scolastica nei comuni di Partinico, Balestrate e Trappeto a causa dell’interruzione del servizio di trasporto urbano di autolinea gestito finora dalla ditta Sassodoro. Ho incontrato, oggi, a Palazzo dei Normanni, i sindaci di Balestrate Vito Rizzo e di Trappeto Santo Cosentino, unitamente al dirigente scolastico di Partinico Gioacchino Chimenti e al segretario cittadino dell’Udc Bernardo Rizzo per affrontare la problematica nel corso di un tavolo tecnico. Non è ammissibile che in una fase in cui si riaprono le scuole, nonostante l’emergenza Covid-19, con incombenze enorme a carico dei dirigenti scolastici, si rischi l’interruzione del trasporto pubblico degli studenti. Di intesa con i sindaci Rizzo e Cosentino, abbiamo interpellato l’assessore regionale Marco Falcone il quale si è fatto parte attiva per garantire una proroga del servizio di linea fino al 15 settembre, nelle more che l’Assessorato regionale ai Trasporti, già nei prossimi giorni, pubblichi una manifestazione di interesse per assicurare il servizio di trasporto nelle tratte viarie interessate. E’ giunto il momento per la Regione di rimettere ordine anche al sistema di copertura delle spese per il trasporto degli studenti, che in questi ultimi anni sta gravando interamente sui Comuni”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc. Dal canto loro i sindaci di Balestrate e Trappeto, Vito Rizzo e Santo Cosentino, sottolineano che “sono oltre cento gli studenti che al momento vedono pregiudicato il diritto allo studio a causa della sospensione del servizio di trasporto urbano. Agli alunni bloccati – continuano Rizzo e Cosentino – si devono aggiungere anche i pendolari che ogni giorno si spostano da e verso Partinico dove hanno sede oltre all’ospedale diversi presidi pubblici come l’Inps e altri uffici statali periferici. Confidiamo in una rapida soluzione – concludono – per non arrecare anche ulteriori danni all’economia dei nostri centri”.