Com’era stato ampiamente previsto e segnalato, Catania continua a bruciare. Stavolta le fiamme si propagano nel grande polmone verde della parte sud della cittĂ che riguarda i quartieri di San Leone, Fossacreta, Librino e San Giuseppe La Rena. Dalla tarda mattinata di oggi nuvoloni di fumo denso impediscono una perfetta visuale e questo inevitabilmente si ripercuote sulla sicurezza e la viabilitĂ della zona. Chi, infatti, decide in questo momento di transitare per l’Asse Attrezzato lo fa a suo rischio e pericolo. Eppure parliamo di un problema che puntualmente si presenta nel periodo estivo: c’è stato a giugno, c’è a luglio e ci sarĂ ad agosto e settembre. Anno dopo anno. PerchĂ© questa amministrazione non fa nulla per garantire la sicurezza dei cittadini? PerchĂ© non si riesce ad approntare in tempo utile (ovvero tra marzo ed aprile) un piano antincendio efficace che eviti al nostro corpo dei vigili del fuoco di fare i salti mortali per salvare le persone e spegnere le fiamme? Dal tardo pomeriggio di oggi sta bruciando la macchia verde situata tra Fossacreta e San Leone. Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede da tempo di rivalutare, riqualificare e restituire alla cittadinanza quelle aree rurali che si trovano nella parte sud della cittĂ . Interi quartieri sotto scatto dove per puro caso non ci è scappata la tragedia. Ma fino a quando si puĂ² fare affidamento sulla fortuna? Ad oggi il comitato Romolo Murri, con il suo presidente Vincenzo Parisi,ribadisce che finora è sempre mancata la volontĂ politica di fare prevenzione. Occorre la creazione di fasce tagliafuoco, la potatura a scadenze precise del verde e l’eliminazione, con l’utilizzo dei trattori, delle sterpaglie a cominciare dai prossimi giorni.
