giovedì, Maggio 2, 2024
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Presentato “I geni di Mozia”, il nuovo romanzo dell’archeologo Lorenzo Nigro

È stato presentato venerdì pomeriggio, sull’isola di Mothia, il nuovo romanzo dell’archeologo Lorenzo Nigro che, dal 2002, dirige sull’isola la missione archeologica dell’Università La Sapienza di Roma.

Dopo l’esordio, due anni fa, con “Gerico. La rivoluzione della preistoria”, il prof. Nigro è tornato alla scrittura con il romanzo “I geni di Mozia”, anche questo edito da Il Vomere, con il quale, tra vicende autobiografiche, notizie storiche e visioni oniriche, racconta la Mothia di ieri e di oggi, l’appassionante e tenace lavoro dell’archeologo ed anche la storia della famiglia Whitaker, le cui vicende umane e familiari si legano a quelle di Mothia e della Sicilia.

Tanti i luoghi dell’isola coinvolti e tanti anche i personaggi, da Vincenzo Tusa a Garibaldi. Il tutto arricchito da un pizzico di ironia e da una scrittura fluida che rendono piacevole la lettura.

Un romanzo- verità il cui filo conduttore è la presenza dei “geni”, illustri personaggi, tutti legati alla storia di Mothia, che si presentano all’archeologo Lorenzo come fantasmi in una notte d’estate spingendolo ad intraprendere un’avventurosa indagine alla ricerca del misterioso tesoro di Garibaldi.  

Ed è con questo espediente che Nigro riesce, fra istanti di vita vissuta, scavi e ricerche a raccontare Mothia anche a chi non ha dimestichezza con la storia antica, permettendogli d’immergersi contemporaneamente nel passato dell’isola e nella storia dei Whitaker, una delle più ricche famiglie europee a cavallo fra ottocento e novecento.

Alla serata di presentazione, hanno preso parte tante autorità locali.

Tra gli intervenuti il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, la dott.ssa Maria Enza Carollo, Direttore della Fondazione Whitaker, la dott.ssa Lidia Tusa, Componente del CDA della stessa fondazione, l’avv. Riccardo Rubino, in rappresentanza dell’editore.

Ospite d’eccezione il Presidente della Regione Nello Musumeci che ha dialogato con l’autore.

Con l’occasione il Sindaco Grillo ha annunciato che, grazie ad un accordo con la Regione, presto arriverà a Mothia la corrente elettrica, mandando così in pensione il generatore di energia di cui finora l’isola si è servita.

“Grazie a Lorenzo Nigro, i lettori potranno comprendere una realtà che merita di essere conosciuta ancora di più” – ha detto il Sindaco parlando delle potenzialità turistiche di Mothia e del territorio marsalese.

“Sono davvero contento di tornare qui. Tornare a Mothia ha per me il sapore del pane di casa. – ha detto Musumeci nell’introdurre l’autore – Lorenzo Nigro è un archeologo che ha la straordinaria capacità di non parlare come siamo abituati a sentir parlare gli archeologi”.

Poi una provocazione rivolta alle Sovrintendenze. “Ho una certa diffidenza verso gli archeologici che stanno dietro una scrivania pensando di dirigere un ufficio” – ha detto Musumeci nell’evidenziare come la missione degli archeologi sia quella di scavare.  “L’archeologo che non trova è come il sole che non riscalda” – ha detto Musumeci citando proprio le parole contenute in un passo del romanzo.

Al centro della conversazione anche il ruolo Mothia, mediamente 60mila presenze l’anno, che ha le carte in regola per diventare uno dei poli d’attrazione di tutta la Sicilia.

“Con questo romanzo, destinato anche ad un pubblico che non ha il piacere di godere di queste meraviglie, spero di diffondere il valore dei beni storici-archeologici. – ha commentato Nigro a margine dell’incontro – È importante conoscere questa storia per conservare quello che le generazioni precedenti ci hanno lasciato, per nutrire l’anima. Investire nel patrimonio non è mai sprecato. Conservarlo è uno sforzo comunitario”.

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