mercoledì, Maggio 15, 2024
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Solidarietà a Km 0, il Gal Terre Normanne dona alimenti per i poveri della città

Solidarietà a chilometro zero sulle tavole dei più bisognosi della città. L’iniziativa è del Gal Terre Normanne che ha donato le eccellenze agroalimentari di tredici aziende del Palermitano all’associazione Le Balate che in collaborazione con la Caritas assiste molte famiglie povere del centro storico. 

Pasta, olio, passata di pomodoro, miele, vino, lenticchie e perfino scorze di cannolo. Sono le specialità tipiche che compongono il paniere di prodotti del progetto Sapori Mediterranei, iniziativa ideata e finanziata dal Gruppo di azione locale con sede a Santa Cristina Gela nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 del dipartimento Agricoltura della Regione Sicilia. 

Gli alimenti sono stati consegnati dal direttore amministrativo del Gal Terre Normanne Giuseppe Sciarabba al presidente dell’associazione Le Balate Antonio Lopez alla presenza dell’assessore comunale alla Protezione civile Antonella Tirrito. “Una parte dei prodotti – precisa l’assessore Tirrito – saranno inoltre distribuiti ai cittadini più in difficoltà per le conseguenze degli incendi del 24 luglio”. 

Gli alimenti arrivano dalle aziende Kaggiotto (Piana degli Albanesi); Vescera, Mangiò e Casale del Drago (Corleone); Vallolmo Madonia e Kassaro (Valledolmo); Don Tomasi, Leone e Oleum (San Cipirello), Brugnano (Partinico) e Buceci (Misilmeri). 

“Il progetto Sapori mediterranei – spiega Sciarabba – è partito l’anno scorso in collaborazione con Famila per promuovere nella grande distribuzione organizzata piccole aziende con produzioni di qualità ma poco strutturate sul mercato, supportando i produttori in un percorso di crescita basato sulla tracciabilità esclusivamente siciliana della filiera. Ma il taglio che abbiamo voluto dare all’iniziativa è anche di natura sociale, contro le eccedenze e lo spreco di cibo, nell’ottica della strategia europea “Farm to fork – dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente che punti a garantire la sostenibilità delle produzioni e la sicurezza dell’approvvigionamento, agevolando il passaggio a regimi alimentari sani. Si tratta di un progetto pilota – conclude Sciarabba – che oltre alla provincia di Palermo potrà essere replicato in tutta la Sicilia e, perché no, anche oltre lo Stretto”.

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