giovedì, Maggio 2, 2024
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The Funeral Party, ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum

E tu a cosa senti di dover fare il funerale? È questo il file rouge che unisce The Funeral Party, il libro di Francesco Piazza, edito da Pondera Verborum, progetto editoriale indipendente di Alessandro Chiodo.

Cinquanta personalità del panorama culturale italiano e internazionale, invitate da Francesco Piazza, architetto e curatore indipendente, hanno provato a rispondere a questa tutt’altro che semplice domanda, con un loro personale “epitaffio” dedicato a ciò che sta pian piano scomparendo, usando il linguaggio a loro più affine: prosa poesia, arte figurativa.

“Oggi, a cosa senti di dover fare il funerale? Ho rivolto questa domanda a scrittori, artisti, curatori, giornalisti, poeti, critici, filosofi, musicisti, uomini di Chiesa, economisti e antropologi- dichiara Francesco Piazza, autore di The Funeral Party – con la convinzione che ognuno di noi sia chiamato a riflettere sulla trasformazione in corso nei valori culturali e sociali della contemporaneità”.

The Funeral Party è una raccolta di idee, concetti, competenze, passioni, col desiderio di restituire alle scienze, sia umanistiche sia scientifiche, il loro significato primo: incentivare lo sviluppo sociale, spirituale, culturale e scientifico della nostra società. Un funerale, quindi, inteso come atto commemorativo, richiamo alla propria identità sociale ma anche come atto trasformativo, aprendo la strada ad una rinascita culturale e sociale più consapevole e significativa. 

“Il funerale a cui siamo chiamati- continua Piazza -potrebbe essere quello di un’illusione perduta, di un’innocenza smarrita o persino di un’etica moribonda.”

The Funeral Party è una provocazione, ma anche un modo per riflettere sulla dispersione delle certezze che avevamo fino a poco tempo fa. È un invito a partecipare ad un’azione collettiva per costruire un “memoriale” dedicato a ciò che abbiamo perso e che diventi l’ideale manifesto culturale di un modus operandi volto a recuperare tutto quello che ancora è possibile salvare.

“È essenziale il contributo di tutti, al fine di fissare nella memoria il nostro tempo, renderci consapevoli testimoni del contesto storico e socioculturale che stiamo attraversando- conclude l’autore- e, non da ultimo, conservare quella lucidità mentale che ci consenta di affrontare e denunciare le lacune dell’agire umano, celebrandone però, allo stesso tempo, anche la grandezza”. 

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