Ha confessato le sue “colpe” assumendosi le sue responsabilità, il palermitano camionista, Giuseppe Frittitta, arrestato lo scorso aprile assieme al marocchino Ossama Ghafir, 18 anni.
Entrambi erano stati fermati per istigazione al terrorismo e per addestramento militare. Erano stati fermati in Lombardia e i gip di Monza e di Novara avevano rimesso gli atti alla Procura di Palermo. Per il giovane marocchino era decaduta l’accusa di istigazione ma ora, grazie alla confessione del palermitano Frittitta, il quale lo ha tirato in ballo per complicità, il gip di Palermo ha rinnovato per i due aspiranti jiadisti la misura cautelare.
Frittitta era controllato dalla Digos in quanto intratteneva rapporti con alcuni musulmani che frequentavano la moschea di Villabate, ritenuti personaggi sospetti. Con il marocchino era in contatto tramite facebook dove i due inneggiavano alla guerra islamica e al terrorismo. I due si addestravano per andare a combattere in Siria e uccidere gli “infedeli”.