“La strage di Portella della Ginestra fu il primo esempio
dell’utilizzo della mafia da parte di una parte politica per
destabilizzare la democrazia in Italia, con il bandito Giuliano
incaricato del “lavoro sporco”, della mattanza di dirigenti sindacali,
rappresentanti dei braccianti, esponenti della sinistra istituzionale.
Oggi ad oltre 70 anni di distanza la mancanza di una verità storica e
giuridica su quei fatti non è solo un’offesa alle vittime e ai loro
familiari, ma è anche una macchia nella storia dello Stato.”
Lo ha dichiarato Leoluca Orlando in occasione del 73° anniversario
della strage di Portella, in cui morirono 11 persone e decine rimasero
ferite.