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GIBELLINA: operazione ” blackout”. Dieci arresti per furti di rame e altri reati

L’ indagine era partita nel Marzo del 2015 e mirava a individuare la banda dei malviventi dediti al furto e alla ricettazione e che nel giro di qualche anno hanno messo a segno una serie di colpi in molte zone della Valle del Belice. Perquisizioni, pedinamenti e intercettazioni telefoniche hanno consentito ai carabinieri di Gibellina e Salaparuta coadiuvati dal Comando provinciale di Trapani di eseguire le ordinanze di custodia cautelare della scorsa notte emesse dal Tribunale di Sciacca su richiesta della Procura della Repubblica. I reati contestati di rilevanza penale sono molteplici.

Gaetano Mancuso

Si va dalla ricettazione di elettrodomestici al furto di cavi di rame sottratti alla Fondazione ” Tenute Orestiadi”.  La banda è responsabile anche della interruzione del servizio di illuminazione di viale Wainbligen e alla piscina comunale sempre per la sottrazione dei cavi di rame. Anche il comune di Poggioreale non è stato risparmiato dai furti di rame e dai colpi messi a segno dai ladri specializzati in sottrazione del prezioso metallo, così come la Diga Delia-Garcia di Castelvetrano. Inoltre, i cavi elettrici  sottratti al supermercato Despar di Partanna sono da attribuire alla attività criminale della banda che è responsabile anche del furto della statua bronzea de ” il serpente” di Piergiulio Montano e che era custodita nel Palazzo di Lorenzo in via degli Elimi a Gibellina e che era stata ritrovata scomposta in varie parti dai carabinieri di Castelvetrano e Marsala. Fra gli arrestati c’è Bouaziz Alì un tunisino cinquantenne e Gaetano Mancuso di  25 anni nato a Gibellina

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