mercoledì, Maggio 1, 2024
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Attraversamento stabile dello Stretto di Messina: il M5S Sicilia si confronta

Su zoom l’incontro tra deputati, senatori e regionali del Movimento 5 Stelle Sicilia per un confronto sulla relazione della Commissione tecnica del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibili pubblicata venerdì riguardo l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina.

 “Il Movimento 5 Stelle siciliano si confronta per lavorare per il bene della Sicilia approfondendo la relazione della Commissione tecnica sull’attraversamento stabile dello Stretto, un confronto ricco di spunti che ha analizzato la questione da tutti i punti.Questo è l’unico metodo che conosciamo e che negli anni ci ha fatto guadagnare credibilità nei territori, ci ha permesso di portare risultati concreti, lavorando in sinergia fra tutti i livelli istituzionali” commentano i portavoce del M5S siciliano. “Per la Sicilia vogliamo il meglio e sulla questione dell’attraversamento stabile dello Stretto noi siamo protagonisti, soprattutto a Roma.Abbiamo analizzato la relazione pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture approfondendo la questione senza alcun pregiudizio ideologico. Come Movimento 5 stelle valuteremo con attenzione gli studi di fattibilità che verranno realizzati, facendo sì che il dibattito pubblico sull’opera sia approfondito così come le valutazioni ambientali. In ogni caso sfidiamo le altre forze politiche a chiarire se quest’opera rappresenta solo una bandierina elettorale o se si vogliono superare veramente i divari infrastrutturali esistenti. Per cui noi siamo aperti alla realizzazione di un collegamento stabile se, con la stessa legge di finanziamento, venga previsto e finanziato un piano infrastrutturale complessivo per il sud che tenga in debita considerazione le giuste compensazioni per il territorio messinese e per quello reggino.Pretenderemo che sia l’opera che il piano infrastrutturale vengano inquadrati come strategici e finanziati quindi con fondi pubblici nazionali aggiuntivi rispetto al fondo sviluppo e coesione, ai fondi strutturali ed esclusi dal computo del 34% del Mezzogiorno previsto dalla normativa vigente, così come è avvenuto per tutte le opere strategiche nazionali realizzate in passato” concludono i portavoce siciliani.

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