mercoledì, Maggio 1, 2024
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Mafia, confisca di 300 milioni per gli eredi del re delle cave di Bagheria

I carabinieri di Monreale hanno dato esecuzione al decreto emesso dalla prima sezione penale Misure e prevenzione del tribunale di Palermo attraverso cui è stato possibile confiscare il patrimonio degli eredi di Salvatore Buttitta, meglio noto come il re delle cave di Bagheria. Si tratta di un patrimonio dal valore di 300 milioni di euro appartenuti a Buttitta il quale è morto nel 2008 e ritenuto, da sempre, molto vicino a Bernardo Provenzano. Questi legami sono stati confermati dai collaboratori di giustizia Angelo Siino, Giacomo Greco e Antonino Buttitta. La confisca riguarda oltre duemila particelle catastali (ad Altavilla Milicia, Altofonte, Bagheria, Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Caccamo, Casteldaccia, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Palermo e Polizzi Generosa), 81 automezzi, 8 libretti di deposito, 29 conti correnti, 2 cassette di sicurezza. e rapporti titoli e 2 polizze assicurative oltre che nove società attive nel campo dell’edilizia, dell’agricoltura e del trasporto. I beni erano stati sequestrati nel 2008 e rientra nel primo caso riconducibile alla legge numero 125 del 24 luglio 2008 che prevede la possibilità di sequestrare i beni di provenienza illecita anche agli eredi.

 

 

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